sabato 18 febbraio 2012

Bersani 18feb12 youdem.tv - Trasparenza e Competenza


Ho promesso di essere trasparente verso il Governo, verso l’Opinione Pubblica e verso il mio Partito.


Io penso questo: questo Governo è stata una novità straordinaria su alcuni punti.
Prima di tutto la Narrazione, il Linguaggio, la Postura davanti ai Problemi: il giorno prima, noi eravamo in mezzo, andava tutto bene, eccetera, il giorno dopo hanno cominciato a dire come andavano le cose, primo.
Secondo: la Competenza. Non si può discutere la Competenza, è nell’insieme; questa è una compagine competente che mi fa dire a questo proposito, Lucia, una cosa, perché dice: “poi arriverà la Politica”. No perché pensiamo che dopo questo Governo arrivi il Manuale Cencelli? Dice: “Tecnico, non è Politico”, ma perché pensate che adesso quando tocca a noi, facciamo un Governo con il Cencelli? Che non ci siano dentro le Competenze? Che rimettiamo le donne in ruolo esornativo? Che facciamo queste cose? No! Noi facciamo! Qual è la Politicitá che manca a questo Governo? La Maggioranza politica coesa che possa sostenere un Programma, per cui non debba barcamenarsi, gli manca questo. È questa la Politica che manca non il fatto che non ci siano dentro i Politici, lo sapete, no? Il giorno che si è formato questo Governo, ormai mi hanno tirato la giacca talmente che mi si strappava perfino, da tutti i lati, perché consentissi che ci fosse dentro un qualche segnale della Politica, io mi sono messo di traverso perché non avrebbe funzionato.
La mia fu un’altra Proposta, adesso posso dirlo, era di dare il Segno di un Ingaggio di una Presenza delle Forze Politiche: per esempio scegliendo qualche Figura da ogni lato, di ex Amministratore riconosciuto locale, regionale, competente, che per esempio adesso, non neghiamolo, c’è un problema di Rapporto fra Governo e Sistema delle Autonomie. Perché? Perché forse non c’è esperienza, non c’è …
Allora cosa manca? Io ho detto, metteteci un po’ più solidarietà, d’anima, guardate un po’ più negli occhi, all’altezza degli occhi i problemi che stanno venendo fuori: bisogna esserci, poi ci si ingaggia, poi si vede davanti alle difficoltà, davanti ai problemi, davanti alle crisi. Mettiamoci dentro un po’ più di coraggio di metter mani e piedi in un Paese che sì, adesso veniamo via magari dall’emergenza finanziaria, ma noi abbiamo davanti un problema serio; io voglio che adesso, vabbhè,  sbrighiamo questa pratica del mercato del lavoro, ma poi bisogna parlare di come creiamo un po’ di lavoro, cioè come precisamente pensiamo, non dico di invertire, ma di affrontare una Recessione così dura, qualche idea ci può essere. Quindi io lo vorrei un pochino più dentro ingaggiato sul tema che c’è, che è un tema sociale, come diceva adesso Cecilia, lo vorrei un po’ più sensibile. Poi gli è scappata la frase, le parola, la battuta, io non inchiodo le parole, non inchiodo delle battute, se ne sono scusati, mi sono piaciute più le scuse che le battute, però non inchiodo la battuta. Certamente tutti questi Ministri, bravissimi, ciascuno si è fatto la sua esperienza, io non ho fatto il Professore universitario, però fino da ragazzo mi sono preso i fischi e gli applausi, ho detto dei si e dei no e mi sono trovato in mezzo a una miriade di situazioni tutte fatte una diversa dall’altra, e questo te lo da la Politica c’è poco da fare, ci sono delle cose che te le da’ la Politica, poi ti priva di altre, ma la materia prima della Politica è la gente così com’è, quella che ti ferma per strada, gliel’ho detto a questi qui, guardate che sulle Pensioni mi fate una pestata a me, eh?! Cioè, non è che fai una pestata a un altro, fai una pestata a me! E trovo qualcuno che m’insulta anche un po’, gli ho detto, te la dico tutta, però ragiono, faccio, vedo, ecco, questo lo da la politica ed è per questo che la Politica è ineliminabile, c’è poco da fare, è inutile …

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