La datazione al carbonio 14 dell'antico tempio di Gobelki Tepe ha riacceso il dibattito sulla vera età della Sfinge. Nuove prove suggeriscono possa essere 8000 anni più antica di quanto precedentemente pensato.
Eresia: Gobelki Tepe potrebbe essere più vecchia di quanto si pensasse! Quando un po’ di anni fa Robert Bauval, Graham Hancock, John Anthony e altri, sfidarono la datazione della Sfinge comunemente accettata, gli accademici risposero gridando “eresia!” Successivamente, Robert Schoch, professore di geologia dell’Università di Boston, ha datato il monumento di Giza intorno al 7000 a.C., due volte la data accettata, invocando un’analoga retrodatazione.
“Non ci sono proprio prove che possa essere vero” disse l’egittologa Carol Redmount dell’Università della California di Berkeley (Los Angeles Time, 23 ottobre 1991). “La popolazione di quella regione non avrebbe avuto la tecnologia, le istituzioni di governo, o anche la volontà di costruire tali strutture migliaia di anni prima del regno di Chefren.” E questa, in poche parole, era la visione condivisa da simili scienziati ed egittologi.
La Sfinge è dello stesso periodo di Gobekli Tepe?
Potevano uomini delle caverne aver costruito la Sfinge? Gli accademici avevano di fronte un problema di fattibilità. Come potevano gli uomini delle caverne del neolitico avere costruito un tale impressionante esemplare come la Sfinge migliaia di anni prima della data di costruzione accettata per, diciamo, Stonehenge e le piramidi? In un’epoca antecedente al 3000 a.C., gli accademici velocemente mettevano in evidenza, i soli manufatti conosciuti erano punte di lancia di selce e tende per nascondersi dagli animali. In nessun modo le popolazioni del primo neolitico potevano aver costruito qualcosa di così elaborato come le piramidi giganti o la Sfinge.
Una dichiarazione, paradossalmente, con cui gli eretici erano assolutamente d’accordo!
Infatti, gli “eretici” credevano che la Sfinge e gli altri antichi monumenti fossero stati costruiti da una “perduta civilizzazione”, che era stata cancellata alla fine dell’ultima era glaciale, e diffondevano prove convincenti di questa fine. Ma anche quest’idea era scansata dagli accademici, i quali rimanevano risoluti nelle loro dogmatiche asserzioni secondo cui le date dovevano essere sbagliate. Poi venne la scoperta di Gobekli Tepe.
Ciò che gli scienziati accademici non si aspettavano fu la scoperta nel 1994 di un sito comprendente un massiccio, complesso ed elaborato tempio megalitico sepolto sotto gli altopiani dell’Anatolia, nel sud-est della Turchia, conosciuto come Gobelki Tepe, che significa “collina con l’ombelico”. Inizialmente, si pensava avesse un’età simile agli altri monumenti megalitici. Dai primi scavi al suo disseppellimento, Gobelki Tepe ha riservato molte sorprese. Ma nessuna in grado di “fermare il tempo” come i risultati dei test effettuati per determinare la sua precisa età.
Per la costernazione degli studiosi accademici, la datazione al carbonio di Gobelki Tepe è uno sconcertante 11.000 a.C. , una data troppo remota per rientrare nei modelli accettati dell’evoluzione umana. Diversamente dalle date proposte da Schoch e da altri eretici, la datazione per mezzo del “Carbonio 14″ non poteva essere messa in discussione. Oggi Gobelki Tepe è considerato il più importante sito archeologico nel mondo, e situato com’è tra i fiumi Eufrate e Tigri, è considerato da qualche eminente archeologo, essere il sito del favoloso “Giardino dell’Eden”, anche solo in un contesto allegorico.
Riferimenti biblici a parte, la questione resta in piedi: chi ha costruito questo impressionante anacronismo? Uomini delle grotte? Alieni? …o una perduta civilizzazione dell’antichità? Per il momento, gli studiosi accademici si erano dati alla fuga.
Delle costruzioni vecchie di 13.000 anni così complesse ed elaborate come Gobekli Tepe, semplicemente non dovrebbero esistere per l’attuale modo di considerare la preistoria. Il fatto che esistano ha forzato l’archeologia ufficiale a ripensare le sue teorie del mondo antico e, cosa più importante, le persone che popolavano quel mondo. Nessuno, nell’ambito della scienza ufficale, è naturalmente ancora preparato a considerare seriamente la possibilità che il complesso di Gobekli Tepe possa essere stato costruito da una perduta civilizzazione che una volta popolava la Terra, e forse era più avanzata tecnologicamente di quanto si possa comunemente pensare, e che è stata spazzata via contemporaneamente allo scioglimento dei ghiacci durante la fine dell’ultima era glaciale.
Sebbene tale scenario potrebbe venire associato al “mito di Noè” - l’estinzione di un intero popolo in una grande alluvione, o qualche altra catastrofe globale intorno a 12.000 anni fa - il mondo accademico resta fermamente convinto che tale civilizzazione non esistesse. Ma dunque chi edificò Gobekli Tepe?
Incredibilmente, la visione accettata dall’archeologia ufficiale, è che i nostri antenati cacciatori-raccoglitori sarebbero stati in grado di “disegnare linee dritte” dopo tutto…
Quando solo una manciata di anni prima, gli accademici non retrocedevano dal dire che gli “uomini delle caverne” i quali popolavano la regione, non potevano in alcun modo aver costruito qualcosa di sofisticato come la Sfinge, tanto meno il
sito del tempio altamente complesso di Gobekli Tepe, adesso sono costretti a rimescolare le carte e ad ammettere che si erano sbagliati. Adesso sostengono che i cacciatori-raccoglitori del Neolitico costruirono le antiche strutture, tutto da soli. Sebbene questa notevole inversione di marcia nell’opinione degli accademici, sia stata salutata da qualcuno come una “breccia”, altri restano convinti che queste antiche strutture, come la Sfinge e Gobekli Tepe, siano le tracce di una civilizzazione perduta. Comunque la pensiamo, ciò che può essere definito come certo è che la cifra di 11.000 anni a.C. per Gobelki Tepe, proveniente della datazione al carbonio, significa che possiamo riesamenare le prove riguardanti l’età della Sfinge con rinnovato entusiasmo.
Quando solo una manciata di anni prima, gli accademici non retrocedevano dal dire che gli “uomini delle caverne” i quali popolavano la regione, non potevano in alcun modo aver costruito qualcosa di sofisticato come la Sfinge, tanto meno il
sito del tempio altamente complesso di Gobekli Tepe, adesso sono costretti a rimescolare le carte e ad ammettere che si erano sbagliati. Adesso sostengono che i cacciatori-raccoglitori del Neolitico costruirono le antiche strutture, tutto da soli. Sebbene questa notevole inversione di marcia nell’opinione degli accademici, sia stata salutata da qualcuno come una “breccia”, altri restano convinti che queste antiche strutture, come la Sfinge e Gobekli Tepe, siano le tracce di una civilizzazione perduta. Comunque la pensiamo, ciò che può essere definito come certo è che la cifra di 11.000 anni a.C. per Gobelki Tepe, proveniente della datazione al carbonio, significa che possiamo riesamenare le prove riguardanti l’età della Sfinge con rinnovato entusiasmo.
Commentando il lavoro di Robert Schoch sulla nuova datazione della Sfinge, ricordiamo, l’egittologa Carol Redmount dell’Università della California disse: “Non ci sono prove che possa essere vero!” Le sue ragioni per avere questa opinione erano che le tribù di cacciatori-raccoglitori di quel periodo “non avrebbero avuto la tecnologia, le istituzioni governative o anche la volontà di edificare tali strutture migliaia di anni prima del regno di Chefren.” Noi adesso sappiamo che Carol Redmount si sbagliava.
Ma Robert Schoch non era la sola voce nel deserto che proclamava un punto di vista alternativo.
Secondo certi allineamenti astroarcheologici scoperti da Robert Bauval e Graham Hancock, sono state suggerite date di gran lunga più vecchie per le piramidi di Giza e la Sfinge. Queste datazioni sono state, naturalmente, “gettate nella spazzatura” dagli studiosi ufficiali, ma con la scoperta di Gobelki Tepe, una nuova prospettiva è stata lanciata su quando venne costruito il complesso di Giza.
Secondo certi allineamenti astroarcheologici scoperti da Robert Bauval e Graham Hancock, sono state suggerite date di gran lunga più vecchie per le piramidi di Giza e la Sfinge. Queste datazioni sono state, naturalmente, “gettate nella spazzatura” dagli studiosi ufficiali, ma con la scoperta di Gobelki Tepe, una nuova prospettiva è stata lanciata su quando venne costruito il complesso di Giza.
Stando alla cronaca, i lavori combinati di Bauval ed Hancock proposero date stabilite intorno al 10.500 per la costruzione della Sfinge, e suggeriscono come possa essere ancora più antica. In una certa misura, questo punto di vista è condiviso anche da scrittori ed egittologi. John Anthony West, la cui ricerca durante gli anni 70 e 80 gli fece concludere che la Sfinge era di gran lunga più antica di quanto gli archeologi ortodossi erano preparati ad accettare. West inoltre concluse, per di più, come ci fossero buone probabilità che potesse essere stata costruita da una civiltà ora perduta nella notte dei tempi.
Allo stesso modo di Schoch, West propose che l’erosione del piedistallo della Sfinge, dovuta all’azione delle acque, provava come il monumento in questione fosse molto più antico della data di 2.500 a.C. generalmente attribuitagli. A causa dell’evidenza dell’erosione dovuta alle abbondanti precipitazioni piovane - venne fatto osservare -la Sfinge deve essere stata edificata in un periodo prossimo a 10.000 anni fa, l’ultima volta che la regione fu teatro di precipitazioni tali da causare simili erosioni.
E in un recente studio intitolato Geological aspect of the problem of dating the great egyptian sphinx construction (”Aspetti geologici sui problemi di datazione della grande costruzione egizia - chiamata - Sfinge”) pubblicato nel 2008 e presentato presso la Conferenza Internazionale di Geoarcheologia e Archeomineralogia, sono state presentate prove che dimostrano come la costruzione della Sfinge è infatti retrodatata indietro nel tempo fino all’era pleistocenica, vale a dire 10.000 anni fa.
Dovrebbe essere osservato che il principale argomento a favore della cosiddetta “data ufficiale” di 2.500 a.C. per l’edificazione della Sfinge dipende fortemente dal confronto coi monumenti raffiguranti volti umani come quello del Faraone Chefren (2520-2494 a.C.). L’archeologia ufficiale insiste col dire che la Sfinge è un qualche tipo di monumento dedicato al Grande Faraone perchè vengono percepite somiglianze nel volto scolpito. Ma dovrebbe anche essere osservato che diversi test di tipo forense hanno dimostrato come il volto della Sfinge non è presumibilmente quello di Chefren, e dunque l’assunzione che la Sfinge venne edificata durante il regno di Chefren è lontana dall’essere certificata una volta per tutte.
Infatti, molte delle evidenze tendono adesso a supportare i punti di vista degli eretici, su come la Sfinge possa essere stata edificata all’incirca nel 10.500 a.C., diventando così praticamente contemporanea al complesso di Gobelki Tepe, entrambi con un’età di 12.500 anni.
E’interessante rendersi conto di come un crescente consenso sia pronto anche ad accettare come una “perduta” civiltà, la quale popolava le aree costiere del mondo antico possa avere costruito la Sfinge, così come le piramidi e Gobelki Tepe, prima di essere spazzata via da una grande alluvione causata dallo scioglimento delle calotte di ghiaccioo alla fine dell’ultima era glaciale, verso il 10.000 a.C. Ricerche in questo ambito sono in corso, e i prossimi aggiornamenti potranno riservare sorprese. Queste antiche meraviglie sono state costruite grazie all’aiuto di intelligenze non terrestri da una civilizzazione umana avanzatissima completamente sconosciuta? …o sono state costruite da nostri antenati cacciatori-raccoglitori, “uomini delle caverne” che popolavano la regione nord-mediorientale tra i 12.000 e i 13.000 anni fa?!