Governo Monti qui ci vuole un’interrogazione parlamentare eh? Dove sono finiti i 116 Miliardi di €uro che la BCE ha erogato alle Banche Italiane al misero 1 % di interesse SOLO E UNICAMENTE
affinché aiutassero/incentivassero le piccole e medie Aziende Italiane
in difficoltà,- Affinché si erogassero crediti con interessi umani,
affinché concedessero mutui alle famiglie ,comprese quelle in
difficoltà!!
ECCO DOVE SONO FINITI QUEI SOLDI!! Dal sito de “Il Fatto Quotidiano”
Così le banche speculano con i soldi della Bce
Gli istituti di credito
ricomprano le loro obbligazioni invece di finanziare le imprese. Grazie a
queste operazioni finanziarie, Unicredit potrà incassare fino a 500
milioni di euro di utili L’argomento è di quelli che i banchieri
preferiscono evitare con cura. Comprensibile, dal loro punto di vista.
Di questi tempi, con migliaia di aziende con l’acqua alla gola, è meglio
non parlare di come gli istituti di credito italiani hanno intenzione
di utilizzare la colossale iniezione di liquidità, qualcosa come 116
miliardi di euro, che hanno ricevuto dalla Banca centrale europea (Bce) a
un tasso irrisorio, l’1 per cento. Meglio lasciar perdere, quindi.
Oppure affidarsi a difese d’ufficio come quella di Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi (la Confindustria delle banche), che in una recente intervista al Sole 24 Ore ha definito “sostitutiva e non aggiuntiva ” la liquidità fornita dalla Bce.
Come dire: in autunno la crisi del debito ci ha impedito di raccogliere
quanto volevamo sui mercati e i prestiti dell’istituto di Francoforte
ci danno una mano a tirare avanti.
Tutto vero, il punto in
discussione però è un altro. E cioè: come verranno impiegati questi
soldi? I banchieri ne parlano malvolentieri, ma non è un mistero che
buona parte della liquidità servirà a sottoscrivere Bot e Btp. Il
governo, sempre a caccia di sottoscrittori del debito pubblico, non può
che apprezzare questa scelta. E, per di più, l’operazione fa bene anche
al conto economico degli istituti, visto che la liquidità ottenuta all’ 1
per cento viene impiegata in titoli con rendimento ben superiore.
Non finisce qui. Di recente le
banche hanno trovato anche un altro modo molto redditizio per utilizzare
la montagna di soldi piovuta in cassa grazie alla Bce. Questa volta i
prestiti di Francoforte servono a comprare, o meglio a ricomprare, le
obbligazioni a suo tempo collocate dagli stessi istituti di credito.
Funziona così. In circolazione ci sono bond per miliardi delle maggiori
banche che hanno quotazioni molto lontane dalla parità. Poniamo, per
esempio, 90. Se l’istituto li acquista, si assicura per 90 ciò che fra
qualche anno avrebbe dovuto rimborsare a 100. Il guadagno è quindi pari
al 10 per cento. In più, molto spesso, i titoli già sul mercato hanno
caratteristiche tali che in un futuro prossimo non potranno più essere
utilizzati per il calcolo dei ratios patrimoniali di vigilanza. Di
conseguenza, se queste obbligazioni vengono ricomprate e cancellate, poi
possono essere sostituite con altri bond che invece, a differenza delle
altre, servono a migliorare i requisiti di patrimonio.
Tutto facile, facilissimo,
soprattutto se le banche sono in grado di mettere in campo un arsenale
con miliardi di euro da spendere. Per primo è partito Unicredit, che
proprio ieri ha chiuso con successo il suo maxi aumento di capitale da
7, 5 miliardi. L’istituto guidato da Federico Ghizzoni ha annunciato che
comprerà 3 miliardi di proprie obbligazioni. Nelle prossime settimane,
se arriverà il via libera da Bankitalia, la stessa strada potrebbe
essere seguita anche da altre banche come Ubi, Banco Popolare, Monte dei
Paschi. In palio ci sono profitti per centinaia di milioni. Unicredit,
per esempio, potrebbe riuscire a guadagnare poco meno di 500 milioni. E
in tempi di bilanci non proprio brillanti quei soldi fanno molto comodo.
E il denaro per ridare fiato alle aziende? A quello i banchieri ci
penseranno più avanti. Magari dopo il prossimo finanziamento targato
Bce. A meno che anche quella non sia “liquidità sostitutiva e non
aggiuntiva”, per dirla con l’Abi.
Da Il Fatto Quotidiano del 28 gennaio 2012
http://gabrybabelle.wordpress.com/2012/01/30/governo-monti-qui-ci-vuole-uninterrogazione-parlamentare-eh-dove-sono-finiti-i-110-miliardi-di-euro-che-la-bce-ha-concesso-alle-banche-italiane-al-misero-1-di-interesse-governo-monti-qui-ci-vuo/
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