Quando abbiamo fatto il PD lo abbiamo fatto perché avevamo ed abbiamo in testa una certa idea della democrazia italiana, contro una curvatura plebiscitaria personalistica e per una riforma della democrazia rappresentativa. In questa idea di una democrazia che funziona c'é la riforma istituzionale, c'é la riforma elettorale, e c'é anche necessariamente un'attuazione del 49 della Costituzione.
Noi non vogliamo farci la democrazia in un partito solo, voi sapete che siamo impegnati nel Partito Democratico su tanti fronti di questo tema: le primarie, la paritá di genere, io ho una segreteria di metá uomini e metá donne; ma non pensiamo di fare la democrazia in un partito solo, noi pensiamo che la democrazia vada fatta in un assetto condiviso che fuori da curvature plebiscitarie personalistiche riformuli una democrazia rappresentativa efficiente dentro la quale partiti nuovi, non vecchi, possono essere un'ossatura.
Per questo quindi, proprio perché noi siamo un partito che é uscito del tutto da curvature personalistiche, dopo Bersani c'é il PD. E se facciamo il giro dell'arco politico forse é piú complicato rispondere allo stesso quesito, alla stessa domanda. Proprio perché, quindi, siamo affezionati a questa idea di partiti come nervatura di una democrazia rappresentativa piú efficiente, noi siamo i primi interessati, che non a caso i nostri parlamentari per tempo han sempre presentato progetti di legge, iniziative, siamo i primi interessati al che il sistema riconfiguri un ruolo dei partiti che sono alla fine un patrimonio comune che deve essere, nelle sue caratteristiche, esigibile da tutti i cittadini.
Io devo poter sapere come gli altri partiti configurano la loro democrazia interna, loro devono sapere come la configuro io, deve esserci trasparenza nel meccanismo dei finanziamenti, deve esserci una certificazione...
Capisco che dir la parola partiti oggi é difficile, vedo anche nella comunicazione che sta mettendo tutto nel mucchio, ma credo che dobbiamo riprendere con calma il filo di un ragionamento, mettere questa nostra democrazia sul pulito.
Attenzione: giá cinquanta anni prima di Pericle si discusse, si stabilí del fatto che se si voleva una democrazia la politica in qualche modo doveva essere finanziata, é una storia antica. E lo si discusse e lo si decise in polemica con l'oligarchia e con l'autocrazia; cioé col dominio di pochi o di uno solo.
Dopo duemila anni, duemila e cinquecento anni non ci siamo allontanati da questo tema eh?! Detto questo noi siamo assolutamente sensibili alla considerazione dei difetti dei limiti che il meccanismo ha creato e ha determinato; e non ci mettiamo certo sulla difensiva: c'é da cambiare! C'È DA CAMBIARE! Lo sappiamo. C'é da cambiare.
Questa proposta é li per cambiare. Vediamo un atteggiamento positivo, innovativo anche da parte di altre forze, ho visto questa proposta del UdC: adesso a parte i particolari, questo e quello, noi ci mettiamo un'aggiunta: questo tema delle primarie ci piacerebbe... ovviamente l'abbiam sperimentato e ci piacerebbe che fosse innervato nel sistema; poi potremo dare consigli sui pregi, sui difetti, come farli, abbiamo un expertismo, peró non si torna indietro da queste cose; le si perfeziona, ma non si torna indietro. E qui la proposta del UdC sembra che sia largamente convergente con quello che stiamo dicendo. Aspettiamo che
anche dalla PdL venga una proposta, una qualche idea.
Noi siamo prontissimi a dare un'accelerazione straordinaria su questo tema.
Noi adesso con questa proposta contiamo che in Parlamento si metta in moto la discussione, che le proposte possano essere messe nella convergenza e che si arrivi ad un risultato credibile per i cittadini...
...e penso che tuttavia il sistema dei partiti debba trovare in questo lasso di tempo una capacitá di adeguamento perché effettivamente il sistema rappresentativo politico ha passato troppi limiti e quindi io penso che sia possibile e credibile che in quest anno noi si faccia una riforma elettorale, noi si faccia una riduzione del numero dei parlamentari, noi si faccia una legge sui partiti, perché alla fine un sistema deve decidere, cioé: qual'é l'anomalia? L'anomalia é che ci sia un finanziamento pubblico della politica o l'anomalia é il fatto che non ci sia una legge sui partiti? Perché se l'anomalia é il finanziamento pubblico vuol dire che noi avremo un dibattito fra miliardari. Se invece l'anomalia é che a fronte di un finanziamento pubblico non ci sia ancora in Italia una legge dopo decenni sul finanziamento pubblico dei partiti, affrontiamola. Con sobrietá con rigore ma sapendo che anche se si va in contropelo qui c'é in gioco una democrazia, non son noccioline quello di cui stiam discutendo. E quindi noi andiam anche in contropelo su questo. Ma si discute di questo, di un sistema politico che riprende il filo perché sennó il dibattito diventa fra una politica irriformabile e una tecnica come soluzione. NO! Ci vuole una politica riformata al punto di conoscere i suoi limiti e di anche esprimere delle competenze tecniche. Dopo Monti non ci sará il Cencelli, se tocca al PD lo promettiamo, non é che dopo Monti c'é il Cencelli. Dopo Monti c'é un Governo ugualmente autorevole con competenze ma che ha una maggioranza parlamentare univoca, solida, compatta che purtroppo oggi non c'é. Le condizioni politiche, tutto qua. È una sfida no!? Daltronde noi PD in questa sfida ci facciamo illuminare.. allora prima di tutto l'Italia..., prima di tutto l'Italia, partiamo da quella cosa li, siamo davanti ad un problema serissimo per il Paese e noi ci segneremo con questo orientamento, insomma, cercheremo di migliorarci, di migliorare il sistema politico, e cercheremo sopratutto di capire cosa serve a questo Paese qui eh!?
Mani Pulite
Eravamo ad un ciclo politico che si chiudeva, Tangentopoli e dopo l'ottantanove si aprí uno scenario del tutto nuovo. A vent'anni non possiamo dire di essere usciti del tutto da questo tipo di transizione che fu ovviata nel discredito della politica con risposte di tipo, di piegatura populista, sotto il segno di una anti-politica che si faceva politica. Questa soluzione non ci ha portato dei vantaggi. L'Italia ha perso delle posizioni in tutte le classifiche. E quindi il tema di una politica credibile e pulita, e di un sistema rappresentativo credibile, funzionante ed efficiente, resta il tema. E io dico che é per questo che é nato il Partito Democratico che si é chiamato cosí ed ha voluto riassumere le forze riformiste, per cercare di dare al sistema una risposta. Abbiamo cominciato, non siamo arrivati all'esito; peró la risposta al '92 resta un sistema politico efficiente e pulito. La risposta non é:
"altre scorciatoie", perché le scorciatoie ci hanno allungato la strada, questo secondo me é il riassunto di questi ventanni qui.
Finanziamento ai Partiti
Noi diciamo, penalizziamo il 25%, chi non fa le primarie, adesso poi discuteremo...; ma noi non ammettiamo il contributo dei partiti, non fa alcune regole un po diverse, cioé non li prende proprio chi non corrisponde a quell'elenco di caratteristiche primarie che abbiamo detto. Io sono sempre per la Mastrich dei costi della politica: noi dobbiamo uscire sia dall'esagerazione e sia dalla concezione della politica come semplicemente un costo. Noi abbiamo delle democrazie europee che funzionano secondo certi parametri, dobbiamo accostarci li; il problema é che le quantitá non siano, come dire, contaminate da una qualitá degradata, diró cosí; e quindi il nostro sistema é un sistema di paletti che rendono fruibile l'accesso ai finanziamenti pubblici solo a partiti che abbiano gradi di trasparenza, di democrazia interna, di certificazione dei bilanci, etc. che siano compatibili con...
Su RAI e Frau Merkel
Questo é il punto: l'azienda ha un padrone. Il padrone dell'azienda non sono i partiti. Io non mi ritengo proquota padrone della RAI. Il padrone dell'azienda é il Tesoro. Quindi credo che da li debba venire un'iniziativa perché ci sia una governance, in grado di far che cosa? Di affrontare il tema industriale di una azienda che ha un mare di problemi e deve poterli affrontare come azienda. Se non c'é questo inutile che mi vengano a..., ho letto i giornali di oggi, dice: le prossime nomine devono essere autorevoli sennó non ci interessa. Fosser o cinque o sette o dieci premi nobel, con questo assetto non succede niente, quindi noi non partecipiamo. Lo dico al Governo, sia chiaro, che se venissero fuori delle iniziative di abbellimento di aggiustamento e poi ci trovassimo davanti ad una RAI che corre verso un caso ALITALIA noi non ci stiamo quindi noi non partecipiamo. Se ci si viene con una proposta su una nuova governance con un capo azienda, con uno che ha possibilitá di decidere e che affronta il caso industriale di un'azienda stracolma di risorse industriali e culturali, etc. che vengono via via dequalificate e buttate via, e poi ... vorrei capir perché a cominciar dalla raccolta pubblicitaria perché adesso la fase é finita no!? Abbiam cambiato governo si o no? Benissimo! Adesso la si affronta questa questione. Se non le si affronta, per l'amor di Dio, noi stiamo fuori! Stiamo fuori. Non ci carichiamo di responsabilitá neanche se ci chiedono ma nominate Einstein, NO! Stiamo fuori! In questo meccanismo.
Poi sulla Merkel, io mi aspetto che con la diplomazia ed il buon inglese che il nostro presidente del consiglio ha si lanci un messaggio garbato ma comprensibile. La Germania ci sta dicendo come si fa la sobrietá ed il controllo dei bilanci Paese per Paese: va benissimo. Grazie. Noi abbiamo il cinque per cento di avanzo primario, siamo a pareggio di bilancio, condividiamo l'esigenza di rigore. Poi bisogna anche dire che se facciamo solo il rigore andiamo contro un muro e che la Germania deve convincersi che noi dobbiamo avere, una azione degli strumenti collettivi per difendere l'Euro, degli strumenti collettivi per creare un po' di investimenti, e deve convincersi che chi puó fare politiche espansive le deve fare: non si possono chiedere al Portogallo le politiche espansive, le deve fare chi puo farle.
Infine io direi alla Merkel, l'ho detto anche al presidente tedesco che é venuto qui ha avuto la bontá di incontrarci, che questo sistema che ognuno si salva da solo, non é vero, non é stato vero neanche per la Germania, perché l'Euro nacque dal dopo-muro. Nacque dal dopo-muro in un patto che non era solo economico, é un grande patto strategico e politico. L'unificazione della Germania e una Moneta Comune.
Allora non fece da sola la Germania. Quel patto, l'unificazione della Germania e la moneta comune, resta il patto, per noi resta il patto. Dopodiche noi come si vede con il Governo Monti siamo i primi della classe nella sobrietá nel rigore.
Peró vedere come viene trattato il popolo greco io lo ritengo vergognoso, io l'ho detto, io mi vergogno, mi vergogno. Perché se un governo ha falsificato i bilanci per tre anni, nessuno li guardava? Cosa doveva guardarlo, il fruttivendolo di Atene? Ecco. Adesso Attenzione che uccidere un Paese non significa salvar l'Europa significa far degli altri danni. E i cittadini greci sono nostri fratelli cittadini europei, va bene? Dobbiam dare una mano, son nostri fratelli. Perché se si abbandona questa logica, non ce n'é piú per nessuno, si arriva anche alla Germania. Questo gli direi alla Merkel. E poi se non la capisce...
Noi non vogliamo farci la democrazia in un partito solo, voi sapete che siamo impegnati nel Partito Democratico su tanti fronti di questo tema: le primarie, la paritá di genere, io ho una segreteria di metá uomini e metá donne; ma non pensiamo di fare la democrazia in un partito solo, noi pensiamo che la democrazia vada fatta in un assetto condiviso che fuori da curvature plebiscitarie personalistiche riformuli una democrazia rappresentativa efficiente dentro la quale partiti nuovi, non vecchi, possono essere un'ossatura.
Per questo quindi, proprio perché noi siamo un partito che é uscito del tutto da curvature personalistiche, dopo Bersani c'é il PD. E se facciamo il giro dell'arco politico forse é piú complicato rispondere allo stesso quesito, alla stessa domanda. Proprio perché, quindi, siamo affezionati a questa idea di partiti come nervatura di una democrazia rappresentativa piú efficiente, noi siamo i primi interessati, che non a caso i nostri parlamentari per tempo han sempre presentato progetti di legge, iniziative, siamo i primi interessati al che il sistema riconfiguri un ruolo dei partiti che sono alla fine un patrimonio comune che deve essere, nelle sue caratteristiche, esigibile da tutti i cittadini.
Io devo poter sapere come gli altri partiti configurano la loro democrazia interna, loro devono sapere come la configuro io, deve esserci trasparenza nel meccanismo dei finanziamenti, deve esserci una certificazione...
Capisco che dir la parola partiti oggi é difficile, vedo anche nella comunicazione che sta mettendo tutto nel mucchio, ma credo che dobbiamo riprendere con calma il filo di un ragionamento, mettere questa nostra democrazia sul pulito.
Attenzione: giá cinquanta anni prima di Pericle si discusse, si stabilí del fatto che se si voleva una democrazia la politica in qualche modo doveva essere finanziata, é una storia antica. E lo si discusse e lo si decise in polemica con l'oligarchia e con l'autocrazia; cioé col dominio di pochi o di uno solo.
Dopo duemila anni, duemila e cinquecento anni non ci siamo allontanati da questo tema eh?! Detto questo noi siamo assolutamente sensibili alla considerazione dei difetti dei limiti che il meccanismo ha creato e ha determinato; e non ci mettiamo certo sulla difensiva: c'é da cambiare! C'È DA CAMBIARE! Lo sappiamo. C'é da cambiare.
Questa proposta é li per cambiare. Vediamo un atteggiamento positivo, innovativo anche da parte di altre forze, ho visto questa proposta del UdC: adesso a parte i particolari, questo e quello, noi ci mettiamo un'aggiunta: questo tema delle primarie ci piacerebbe... ovviamente l'abbiam sperimentato e ci piacerebbe che fosse innervato nel sistema; poi potremo dare consigli sui pregi, sui difetti, come farli, abbiamo un expertismo, peró non si torna indietro da queste cose; le si perfeziona, ma non si torna indietro. E qui la proposta del UdC sembra che sia largamente convergente con quello che stiamo dicendo. Aspettiamo che
anche dalla PdL venga una proposta, una qualche idea.
Noi siamo prontissimi a dare un'accelerazione straordinaria su questo tema.
Noi adesso con questa proposta contiamo che in Parlamento si metta in moto la discussione, che le proposte possano essere messe nella convergenza e che si arrivi ad un risultato credibile per i cittadini...
...e penso che tuttavia il sistema dei partiti debba trovare in questo lasso di tempo una capacitá di adeguamento perché effettivamente il sistema rappresentativo politico ha passato troppi limiti e quindi io penso che sia possibile e credibile che in quest anno noi si faccia una riforma elettorale, noi si faccia una riduzione del numero dei parlamentari, noi si faccia una legge sui partiti, perché alla fine un sistema deve decidere, cioé: qual'é l'anomalia? L'anomalia é che ci sia un finanziamento pubblico della politica o l'anomalia é il fatto che non ci sia una legge sui partiti? Perché se l'anomalia é il finanziamento pubblico vuol dire che noi avremo un dibattito fra miliardari. Se invece l'anomalia é che a fronte di un finanziamento pubblico non ci sia ancora in Italia una legge dopo decenni sul finanziamento pubblico dei partiti, affrontiamola. Con sobrietá con rigore ma sapendo che anche se si va in contropelo qui c'é in gioco una democrazia, non son noccioline quello di cui stiam discutendo. E quindi noi andiam anche in contropelo su questo. Ma si discute di questo, di un sistema politico che riprende il filo perché sennó il dibattito diventa fra una politica irriformabile e una tecnica come soluzione. NO! Ci vuole una politica riformata al punto di conoscere i suoi limiti e di anche esprimere delle competenze tecniche. Dopo Monti non ci sará il Cencelli, se tocca al PD lo promettiamo, non é che dopo Monti c'é il Cencelli. Dopo Monti c'é un Governo ugualmente autorevole con competenze ma che ha una maggioranza parlamentare univoca, solida, compatta che purtroppo oggi non c'é. Le condizioni politiche, tutto qua. È una sfida no!? Daltronde noi PD in questa sfida ci facciamo illuminare.. allora prima di tutto l'Italia..., prima di tutto l'Italia, partiamo da quella cosa li, siamo davanti ad un problema serissimo per il Paese e noi ci segneremo con questo orientamento, insomma, cercheremo di migliorarci, di migliorare il sistema politico, e cercheremo sopratutto di capire cosa serve a questo Paese qui eh!?
Mani Pulite
Eravamo ad un ciclo politico che si chiudeva, Tangentopoli e dopo l'ottantanove si aprí uno scenario del tutto nuovo. A vent'anni non possiamo dire di essere usciti del tutto da questo tipo di transizione che fu ovviata nel discredito della politica con risposte di tipo, di piegatura populista, sotto il segno di una anti-politica che si faceva politica. Questa soluzione non ci ha portato dei vantaggi. L'Italia ha perso delle posizioni in tutte le classifiche. E quindi il tema di una politica credibile e pulita, e di un sistema rappresentativo credibile, funzionante ed efficiente, resta il tema. E io dico che é per questo che é nato il Partito Democratico che si é chiamato cosí ed ha voluto riassumere le forze riformiste, per cercare di dare al sistema una risposta. Abbiamo cominciato, non siamo arrivati all'esito; peró la risposta al '92 resta un sistema politico efficiente e pulito. La risposta non é:
"altre scorciatoie", perché le scorciatoie ci hanno allungato la strada, questo secondo me é il riassunto di questi ventanni qui.
Finanziamento ai Partiti
Noi diciamo, penalizziamo il 25%, chi non fa le primarie, adesso poi discuteremo...; ma noi non ammettiamo il contributo dei partiti, non fa alcune regole un po diverse, cioé non li prende proprio chi non corrisponde a quell'elenco di caratteristiche primarie che abbiamo detto. Io sono sempre per la Mastrich dei costi della politica: noi dobbiamo uscire sia dall'esagerazione e sia dalla concezione della politica come semplicemente un costo. Noi abbiamo delle democrazie europee che funzionano secondo certi parametri, dobbiamo accostarci li; il problema é che le quantitá non siano, come dire, contaminate da una qualitá degradata, diró cosí; e quindi il nostro sistema é un sistema di paletti che rendono fruibile l'accesso ai finanziamenti pubblici solo a partiti che abbiano gradi di trasparenza, di democrazia interna, di certificazione dei bilanci, etc. che siano compatibili con...
Su RAI e Frau Merkel
Questo é il punto: l'azienda ha un padrone. Il padrone dell'azienda non sono i partiti. Io non mi ritengo proquota padrone della RAI. Il padrone dell'azienda é il Tesoro. Quindi credo che da li debba venire un'iniziativa perché ci sia una governance, in grado di far che cosa? Di affrontare il tema industriale di una azienda che ha un mare di problemi e deve poterli affrontare come azienda. Se non c'é questo inutile che mi vengano a..., ho letto i giornali di oggi, dice: le prossime nomine devono essere autorevoli sennó non ci interessa. Fosser o cinque o sette o dieci premi nobel, con questo assetto non succede niente, quindi noi non partecipiamo. Lo dico al Governo, sia chiaro, che se venissero fuori delle iniziative di abbellimento di aggiustamento e poi ci trovassimo davanti ad una RAI che corre verso un caso ALITALIA noi non ci stiamo quindi noi non partecipiamo. Se ci si viene con una proposta su una nuova governance con un capo azienda, con uno che ha possibilitá di decidere e che affronta il caso industriale di un'azienda stracolma di risorse industriali e culturali, etc. che vengono via via dequalificate e buttate via, e poi ... vorrei capir perché a cominciar dalla raccolta pubblicitaria perché adesso la fase é finita no!? Abbiam cambiato governo si o no? Benissimo! Adesso la si affronta questa questione. Se non le si affronta, per l'amor di Dio, noi stiamo fuori! Stiamo fuori. Non ci carichiamo di responsabilitá neanche se ci chiedono ma nominate Einstein, NO! Stiamo fuori! In questo meccanismo.
Poi sulla Merkel, io mi aspetto che con la diplomazia ed il buon inglese che il nostro presidente del consiglio ha si lanci un messaggio garbato ma comprensibile. La Germania ci sta dicendo come si fa la sobrietá ed il controllo dei bilanci Paese per Paese: va benissimo. Grazie. Noi abbiamo il cinque per cento di avanzo primario, siamo a pareggio di bilancio, condividiamo l'esigenza di rigore. Poi bisogna anche dire che se facciamo solo il rigore andiamo contro un muro e che la Germania deve convincersi che noi dobbiamo avere, una azione degli strumenti collettivi per difendere l'Euro, degli strumenti collettivi per creare un po' di investimenti, e deve convincersi che chi puó fare politiche espansive le deve fare: non si possono chiedere al Portogallo le politiche espansive, le deve fare chi puo farle.
Infine io direi alla Merkel, l'ho detto anche al presidente tedesco che é venuto qui ha avuto la bontá di incontrarci, che questo sistema che ognuno si salva da solo, non é vero, non é stato vero neanche per la Germania, perché l'Euro nacque dal dopo-muro. Nacque dal dopo-muro in un patto che non era solo economico, é un grande patto strategico e politico. L'unificazione della Germania e una Moneta Comune.
Allora non fece da sola la Germania. Quel patto, l'unificazione della Germania e la moneta comune, resta il patto, per noi resta il patto. Dopodiche noi come si vede con il Governo Monti siamo i primi della classe nella sobrietá nel rigore.
Peró vedere come viene trattato il popolo greco io lo ritengo vergognoso, io l'ho detto, io mi vergogno, mi vergogno. Perché se un governo ha falsificato i bilanci per tre anni, nessuno li guardava? Cosa doveva guardarlo, il fruttivendolo di Atene? Ecco. Adesso Attenzione che uccidere un Paese non significa salvar l'Europa significa far degli altri danni. E i cittadini greci sono nostri fratelli cittadini europei, va bene? Dobbiam dare una mano, son nostri fratelli. Perché se si abbandona questa logica, non ce n'é piú per nessuno, si arriva anche alla Germania. Questo gli direi alla Merkel. E poi se non la capisce...
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