In questo momento in cui il termine pace è l'argomento centrale dei pensieri e dei discorsi di milioni di persone, crediamo - visto che esso ricorre anche nella denominazione della nostra associazione - sia per noi importante il confrontarci e riflettere insieme sul suo significato.
Il termine pace è una forma-pensiero, cioè un'entità viva e vitale che muta e si trasforma nel tempo seguendo la Legge di Evoluzione.
L'attuale significato del termine pace è legato all'Era dei Pesci governata dal 6° Raggio. Tale periodo è stato caratterizzato da una impostazione emotiva, mistica e ideologica che spesso ha assunto forme di assolutismo e totalitarismo fortemente fanatiche.
Se noi osserviamo la storia degli ultimi duemila anni, notiamo che le guerre sono state l'elemento dominante (Marte, governatore del 6° Raggio, è spesso violento e aggressivo) mentre la pace assumeva il significato dell'assenza di scontro sul piano fisico, senza tenere in considerazione che lo scontro fisico viene sempre preparato ed è una conseguenza di stati emotivi e mentali.
Durante l'Era dei Pesci le guerre, le invasioni, i saccheggi e le violenze si susseguivano in modo così furioso nella vita dell'uomo ed erano fonte di tale sofferenza, che il sogno della maggior parte degli uomini era il poter godere di un momento di pace e di serenità.
In questa situazione, il terrore costante sottoponeva gli uomini ad un clima di ansia paura e miseria che rendeva difficile la crescita evolutiva, perché l'attenzione era prevalentemente rivolta alla sopravvivenza.
Il valore della pace assunse così un'importanza fondamentale e divenne il sogno e la speranza del genere umano, che vedeva nella sua realizzazione la necessaria condizione per poter creare rapporti costruttivi ed evolvere.
Questa situazione collettiva si ricreò anche in gruppi più piccoli come, per esempio, la famiglia. Infatti se in essa sono presenti elementi aggressivi, arroganti e prepotenti, gli altri desiderano ardentemente una situazione di quiete nella quale «essere lasciati in pace».
Il 6° Raggio può essere una vera e propria perturbazione sul piano mentale, emotivo e fisico, e un generatore di conflitti. Di conseguenza suscita una «fame» di serenità e tranquillità.
Possiamo sintetizzare la vita caratterizzata dal 6° Raggio con un noto fenomeno naturale: la quiete dopo la tempesta.
Tutti noi sappiamo che stiamo entrando nell'Era dell'Acquario, per cui anche il termine pace sta assumendo dei connotati molto diversi dai precedenti.
Il 7° Raggio porta con sé forme-pensiero legati ai termini giusti rapporti, ordine e legge che diventeranno i valori dominanti della futura era.
La pace non è più quindi il valore fondamentale, perché diventa sempre più evidente che essa è una conseguenza e un effetto legato alla capacità degli uomini di creare ordine e giustizia nei loro rapporti.
Ne consegue che la pace è un obiettivo ancora lontano che deve essere costruito nel tempo.
Oggi non può ancora esistere la pace, perché tutti noi possiamo constatare quanta aggressività sia presente nei nostri rapporti e nella nostra vita quotidiana. Oggi, purtroppo, tutti noi, consapevoli o meno, siamo in guerra.
La richiesta prioritaria da fare oggi, quindi, è quella dei giusti rapporti fra individui e popoli, prendendo coscienza che il rispetto dei diritti umani è il fondamento di ogni convivere sociale e che essi si realizzano solo nel momento in cui individui e nazioni si assumono la responsabilità dei propri doveri, rispetto al passo richiesto dal Piano Evolutivo.
Il termine pace è una forma-pensiero, cioè un'entità viva e vitale che muta e si trasforma nel tempo seguendo la Legge di Evoluzione.
L'attuale significato del termine pace è legato all'Era dei Pesci governata dal 6° Raggio. Tale periodo è stato caratterizzato da una impostazione emotiva, mistica e ideologica che spesso ha assunto forme di assolutismo e totalitarismo fortemente fanatiche.
Se noi osserviamo la storia degli ultimi duemila anni, notiamo che le guerre sono state l'elemento dominante (Marte, governatore del 6° Raggio, è spesso violento e aggressivo) mentre la pace assumeva il significato dell'assenza di scontro sul piano fisico, senza tenere in considerazione che lo scontro fisico viene sempre preparato ed è una conseguenza di stati emotivi e mentali.
Durante l'Era dei Pesci le guerre, le invasioni, i saccheggi e le violenze si susseguivano in modo così furioso nella vita dell'uomo ed erano fonte di tale sofferenza, che il sogno della maggior parte degli uomini era il poter godere di un momento di pace e di serenità.
In questa situazione, il terrore costante sottoponeva gli uomini ad un clima di ansia paura e miseria che rendeva difficile la crescita evolutiva, perché l'attenzione era prevalentemente rivolta alla sopravvivenza.
Il valore della pace assunse così un'importanza fondamentale e divenne il sogno e la speranza del genere umano, che vedeva nella sua realizzazione la necessaria condizione per poter creare rapporti costruttivi ed evolvere.
Questa situazione collettiva si ricreò anche in gruppi più piccoli come, per esempio, la famiglia. Infatti se in essa sono presenti elementi aggressivi, arroganti e prepotenti, gli altri desiderano ardentemente una situazione di quiete nella quale «essere lasciati in pace».
Il 6° Raggio può essere una vera e propria perturbazione sul piano mentale, emotivo e fisico, e un generatore di conflitti. Di conseguenza suscita una «fame» di serenità e tranquillità.
Possiamo sintetizzare la vita caratterizzata dal 6° Raggio con un noto fenomeno naturale: la quiete dopo la tempesta.
Tutti noi sappiamo che stiamo entrando nell'Era dell'Acquario, per cui anche il termine pace sta assumendo dei connotati molto diversi dai precedenti.
Il 7° Raggio porta con sé forme-pensiero legati ai termini giusti rapporti, ordine e legge che diventeranno i valori dominanti della futura era.
La pace non è più quindi il valore fondamentale, perché diventa sempre più evidente che essa è una conseguenza e un effetto legato alla capacità degli uomini di creare ordine e giustizia nei loro rapporti.
Ne consegue che la pace è un obiettivo ancora lontano che deve essere costruito nel tempo.
Oggi non può ancora esistere la pace, perché tutti noi possiamo constatare quanta aggressività sia presente nei nostri rapporti e nella nostra vita quotidiana. Oggi, purtroppo, tutti noi, consapevoli o meno, siamo in guerra.
La richiesta prioritaria da fare oggi, quindi, è quella dei giusti rapporti fra individui e popoli, prendendo coscienza che il rispetto dei diritti umani è il fondamento di ogni convivere sociale e che essi si realizzano solo nel momento in cui individui e nazioni si assumono la responsabilità dei propri doveri, rispetto al passo richiesto dal Piano Evolutivo.
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