Novità dal centro della Galassia
di Simona Cerrato
Due enormi globuli sono stati scoperti intorno al nucleo della nostra Galassia dall’osservatorio spaziale Fermi in orbita intorno alla Terra. Potrebbero essere i residui di un’esplosione di un grande buco nero.
NOTIZIE – Si tratta di due strutture che si dipartono dal centro della Galassia e che emettono raggi gamma, cioè radiazione ad altissima energia. La loro natura è ancora piuttosto misteriosa. Le due bolle coprono circa metà del campo visibile da Terra e potrebbero essersi originate milioni di anni fa. I ricercatori dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge in Massachusetts (USA) le hanno scoperte analizzando i dati delle osservazioni fatte con il telescopio spaziale Fermi e che sono disponibili pubblicamente a chiunque voglia farne uso per le sue ricerche.
Le due bolle erano rimaste finora invisibli, occultate in quella specie di nebbia di raggi gamma che pervade il cosmo. Solo ora sono disponibili degli strumenti per distinguere attraverso questa nebbia le strutture nascoste.
Che cosa abbia originato queste gigantesche strutture non è chiaro ma le ipotesi non mancano. Forse si tratta del residuo di un’antica esplosione di un buco nero che poteva occupare il centro della nostra Galassia nel passato. Molte galassie possiedono dei buchi neri al loro centro, mentre non sembra essercene nessuno nella nostra… ma nel passato poteva essere diverso. Oppure l’origine potrebbe essere una zona ad alta intensità di formazione di stelle che ha generato ammassi stellari molto massicci milioni di anni fa.
Insomma, le domande senza risposta sono molte e tutte connesse con fondamentali questioni sull’origine e sull’evoluzione delle galassie, uno dei tanti temi aperti dell’astrofisica moderna. Proprio in questi giorni è stato presentata una ricerca (1010.5783 ) che sembra smentire l’ipotesi, finora abbastanza accreditata, della connessione tra materia oscura e formazione delle galassie. L’idea è che la materia oscura avrebbe formato degli aloni intorno agli ammassi di gas e polveri e, comprimendoli, avrebbe innescato la formazione delle galassie. Nel caso di due ammassi globulari NGC 2419 e MGC1, questa ipotesi non sembra essere vera. Sembra piuttosto che gli ammassi globulari si formino nello stesso modo in cui si formano le stelle, dove la materia oscura non ha nessun ruolo.
Due enormi globuli sono stati scoperti intorno al nucleo della nostra Galassia dall’osservatorio spaziale Fermi in orbita intorno alla Terra. Potrebbero essere i residui di un’esplosione di un grande buco nero.
NOTIZIE – Si tratta di due strutture che si dipartono dal centro della Galassia e che emettono raggi gamma, cioè radiazione ad altissima energia. La loro natura è ancora piuttosto misteriosa. Le due bolle coprono circa metà del campo visibile da Terra e potrebbero essersi originate milioni di anni fa. I ricercatori dell’Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics di Cambridge in Massachusetts (USA) le hanno scoperte analizzando i dati delle osservazioni fatte con il telescopio spaziale Fermi e che sono disponibili pubblicamente a chiunque voglia farne uso per le sue ricerche.
Le due bolle erano rimaste finora invisibli, occultate in quella specie di nebbia di raggi gamma che pervade il cosmo. Solo ora sono disponibili degli strumenti per distinguere attraverso questa nebbia le strutture nascoste.
Che cosa abbia originato queste gigantesche strutture non è chiaro ma le ipotesi non mancano. Forse si tratta del residuo di un’antica esplosione di un buco nero che poteva occupare il centro della nostra Galassia nel passato. Molte galassie possiedono dei buchi neri al loro centro, mentre non sembra essercene nessuno nella nostra… ma nel passato poteva essere diverso. Oppure l’origine potrebbe essere una zona ad alta intensità di formazione di stelle che ha generato ammassi stellari molto massicci milioni di anni fa.
Insomma, le domande senza risposta sono molte e tutte connesse con fondamentali questioni sull’origine e sull’evoluzione delle galassie, uno dei tanti temi aperti dell’astrofisica moderna. Proprio in questi giorni è stato presentata una ricerca (1010.5783 ) che sembra smentire l’ipotesi, finora abbastanza accreditata, della connessione tra materia oscura e formazione delle galassie. L’idea è che la materia oscura avrebbe formato degli aloni intorno agli ammassi di gas e polveri e, comprimendoli, avrebbe innescato la formazione delle galassie. Nel caso di due ammassi globulari NGC 2419 e MGC1, questa ipotesi non sembra essere vera. Sembra piuttosto che gli ammassi globulari si formino nello stesso modo in cui si formano le stelle, dove la materia oscura non ha nessun ruolo.
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