giovedì 9 febbraio 2012

IL MONDO SECONDO MONSANTO

Monsanto Company è un'azienda multinazionale di biotecnologie agrarie, con circa 15 mila dipendenti e un fatturato di 5,4 miliardi di dollari (2004). Produttore di mezzi tecnici per l'agricoltura, è nota nel settore della produzione di sementi transgeniche e, da marzo 2005, dopo l'acquisizione della Seminis Inc, è anche il maggior produttore mondiale di sementi convenzionali. In parallelo all'enorme successo commerciale, la notorietà dell'azienda è anche dovuta alle costanti critiche sollevate ad essa da associazioni contrarie all'uso delle biotecnologie (per esempio Greenpeace) e alle numerose cause legali che Monsanto ha intrapreso per proteggere la propria proprietà intellettuale e tutelare i propri brevetti. In questo contesto sono da considerare anche le diverse cause intentate contro l'azienda: per esempio una causa risalente al 2004 contro i produttori dell'Agente Arancio (di cui uno è Monsanto), erbicida, tossico per l'uomo, usato durante la Guerra del Vietnam dall'esercito statunitense, il quale provocò e provoca ancora oggi gravi danni alle popolazioni locali, creando modificazioni strutturali e malformazioni, non favorevoli alla vita, al corpo umano. In tempi più recenti, è stata criticata anche la produzione e la vendita di un ormone sintetico (Posilac) per l'allevamento, secondo i detrattori non adeguatamente testato e da loro ritenuto colpevole di danni sia al bestiame che all'uomo. Tramite l'impollinazione incontrollata attraverso il vento, le varianti manipolate di mais avrebbero già provocato dei cambiamenti nelle varietà solitamente in uso in Messico. Le critiche non si sono limitate alla questione della contaminazione transgenica: controllando il patrimonio genetico delle sementi, secondo i critici, l'azienda eserciterebbe un influsso ingiustificato sulla politica alimentare ed economica a livello mondiale. 

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