La quotidianità ormai ci ha sopraffatto.
Tutto accade con un piano ben definito e prestabilito, giorno per giorno, ora per ora.
E noi corriamo per non restare indietro.
Dobbiamo seguire i nostri obiettivi prima che girino dietro ad una curva e non siano più raggiungibili, non dobbiamo perderli di vista.
Ogni essere umano su questo pianeta vive in una bolla che si è creato per autodifesa, come nascondiglio, per intrattenere la propria energia che non si perda e possa essere utilizzata nei giusti momenti, quelli più importanti a determinare dei cambiamenti positivi.
L'interazione col mondo esterno avviene, se avviene, in maniera sempre molto attenta e mirata, solo in pochi casi siamo accondiscendenti a fare entrare altri nella nostra bolla.
La città, il Paese, comunque, il luogo dove viviamo stabilisce ciò che è permesso e ciò che non lo è; stabilisce le vie da intraprendere e quelle no; regola i nostri movimenti e pensieri in una direzione a noi sconosciuta, ignota, celata da una matrice falsa, e cioè non veritiera.
E noi corriamo e corriamo sempre più forte, il solo pensiero di rimanere indietro e non venire a conoscenza dell'attualità sul nostro piccolo mondo ci crea un forte senso di ansia. Essere all'altezza della situazione, competitivi, migliori e più preparati ricarica le nostre batterie, che altri poi utilizzeranno in nostra vece, sì perché il piano celato noi non lo conosciamo.
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