lunedì 8 novembre 2010

Corrado Malanga


Corrado Malanga è un ricercatore indipendente, oltre che docente universitario, che si occupa di assistenza e studio delle persone colpite da fenomeni di ‘Abduction’ in Italia. Dal punto di vista ufficiale la Sindrome da Abduction (o da rapimento alieno) è un disturbo psichiatrico che viene studiato ed analizzato da circa venti anni a questa parte soprattutto negli USA.

MALANGA
Gli affetti da tale disturbo presentano sintomatologie simili ed i racconti fatti al terapeuta, di sogni e visioni all’apparenza inverosimili, sono accomunati tutti da elementi costanti e dettagliati tanto da poterli includere sotto le conseguenze comuni di una sola ‘patologia’.
Ma è di patologia che si tratta? Parliamoci chiaro: o il Prof. Malanga è un grande personaggio della Storia dell’Umanità (alla pari di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung) oppure un abilissimo millantatore che agisce per fini ignoti. Noi di questo blog, propendiamo nettamente per la prima ipotesi.
L’uso dell’ipnosi regressiva infatti mette in luce relazioni dettagliate simili in cui gli ‘addotti’ raccontano di essere stati prelevati durante il sonno, di essere stati manipolati da esseri non umani e, in qualche caso clonati, riconoscendo il proprio clone posto all’interno di una capsula cilindrica trasparente.
Comunque sia e comunque la pensiate, ciò che emerge dai racconti è degno della massima attenzione e ci spinge a tenere sempre aperta l’ipotesi che l’influenza aliena sul nostro sfortunato pianeta sia sempre stata presente con un picco di attività proprio nei nostri tempi. Perché?
Qual’é l’evento che ci si parerà incontro?
Una grande e risolutiva epifania?
Una cosa è certa, questi racconti implicano, se confermati, una rilettura di tutta la storia dell’umanità e soprattutto di ciò che sta accadendo ai nostri giorni.


Faccio un riferimento esplicito alle ‘scie chimiche’, all’introduzione di alimenti, animali e specie vegetali OGM, all’uso spasmodico di armi ad emissione di onde elettromagnetiche, all’inquinamento ambientale multilivello ed a quello mediatico, ossessivo.

Tutte queste operazioni dovranno essere rilette e necessariamente reinterpretate alla luce delle scoperte, se confermate, del Prof. Malanga. Al Prof. Malanga comunque appartiene l’ironia e la serenità dei grandi, qualità mantenute anche mentre su di lui piovono gli strali dei ‘moderni’ inquisitori, scettici per procura.

Invito calorosamente tutti quindi a visionare la completa documentazione presente in rete sulle ricerche del Prof. Malanga per farsi un’opinione personale senza premesse dogmatiche.
Da un anno di ricerche sul fenomeno ‘scie chimiche’ infatti ho imparato a prendere seriamente in considerazione qualsiasi ipotesi si faccia su qualsiasi argomento.
I dogmi, lasciamoli a chi si può permettere di seguirli o per semplice paura del nuovo o per timore narcisistico del ridicolo.
La ricerca del Prof. Malanga dovrebbe ricevere un'attenzione alta da parte dei centri di studi superiori italiani ma così non è.
L'isolamento e la perseveranza che caratterizzano suo malgrado la sua attività non spengono in noi la speranza di vedere, in futuro, risposte certe ai mille interrogativi che ci vengono posti dinnanzi dalle sue rivelazioni.
La conferma o meno di quanto scoperto sarebbe in grado di riscrivere interamente la nostra brevissima storia umana e quella dell'intero universo.

Il mantello dell’invisibilità di Harry Potter è quasi realtà


Andrea di Falco, capo ricercatore presso la scozzese Saint Andrew University, ha messo a punto il “Metaflex”: materiale rivoluzionario che, non assorbendo la luce, permette l’invisibilità.
Un materiale che renda invisibili gli oggetti di cui è fatto è l’argomento di ricerca della task force di scienziati capitanati dall’italiano Andrea di Falco presso la Saint Andrew University . Attraverso l’elaborazione di un metamateriale che non assorbe le onde luminose il ricercatore annuncia che manipolare la luce non sarà più un mito. La notizia ha fatto il giro del mondo e la ricerca è stata ovviamente pubblicata in modo approfondito sul New Journal of Physics . Ma vediamo come funziona in soldoni.

INDICE DI RIFRAZIONE NEGATIVO - Quello in questione è un cosiddetto metamateriale, un materiale totalmente artificiale creato in laboratorio per ottenere proprietà non disponibili in natura. Solitamente, queste proprietà ricercate, non dipendono dalla composizione dello stesso ma dalla struttura. Ma veniamo al nostro caso specifico. La proprietà conferita al metamateriale in questione è l’indice di rifrazione negativo. Inciso: l’indice di rifrazione indica quanto la luce che penetra attraverso una sostanza sia più lenta della velocità della luce nel vuoto. Tutte le sostanze hanno indice di rifrazione positivo che implica l’assorbimento delle onde elettromagnetiche da parte dei vari mezzi e quindi la visibilità degli stessi. Un materiale con indice di rifrazione negativo ha quindi le potenzialità per essere invisibile. Ma non è questa la scoperta.

METAFLEX – I metamateriali del genere finora realizzati riuscivano a mantenere la proprietà solo in forma piatta e rigida, non esattamente ideale per la creazione di oggetti flessibili (come il mantello..). Ecco quindi dove Di Falco e la sua equipe sono riusciti: creare una membrana di metamateriale, una pellicola polimerica ribattezzata Metaflex proprio per la flessibilità guadagnata, che ha tutte le carte in regola per essere assemblata e per andare a creare oggetti tridimensionali flessibili a indice di rifrazione negativo. Una delle applicazione più incredibili, afferma lo stesso Di Falco nell’articolo del New Journal of Physics afferma: “I metamateriali ci permettono finalmente di manipolare la luce a piacimento. Il Metaflex può essere utilizzato per creare nuovi tipi di tessuti e nell’essay spieghiamo quanto sia semplice applicarlo alle lenti a contatto ed utilizzare queste come protesi”.

EMULI – Insomma, il mantello di Harry Potter è vicino, ci sta pensando uno scienziato italiano (una laurea a Roma Tre, un dottorato all’Università di Palermo e poi il successo planetario all’estero, ovviamente).

Il Giornale Online di Viola Afrifa

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