giovedì 31 marzo 2011

Francesi: Brava Gente ?

I francesi si sono buttati a capofitto in una guerra che non gli appartiene, della quale non gli interessa niente, ed in una nazione con la quale hanno sempre avuto rapporti più o meno sospetti.

Ora danno ad intendere che il vero motivo che muove le loro forze armate é puramente di aiuto verso un popolo sottomesso con il quale "credono" di condividere i valori di libertà ed uguaglianza.

A dirla tutta i francesi hanno, o meglio avevano, con la Libia sancito un patto di dieci miliardi di euro in armamenti, con missili a lunga e media gettata. Tali missili hanno anche funzionato molto bene sulla popolazione inerme ed in rivolta contro il regime totalitario di Tripoli. L'Italia dal canto suo aveva solo promesso cinque miliardi al Rais.

Bisogna dire, però che l'attenzione dei francesi non é mirata ai pozzi petroliferi libici, bensì alle infrastrutture del Paese, anche perché i fondi petroliferi sono già assegnati e non c'è spazio per nuovi convenevoli.
Ma di cosa si parla quando si dice "infrastrutture di un Paese"; stiamo parlando di Opere Pubbliche che ormai in quasi tutto l'occidente stanno stagnando, e la Libia ne é totalmente priva ed é in sole due ore di volo raggiungibile: Acqua, Elettricità, Gasdotti, Telefonia, Scuole, Ospedali, Strade e Autostrade, Ferrovie, etc. etc.
Dare lavoro crea movimento di denaro e di persone, aggiunge valore produce insomma un indotto economico di cui la Francia non vuole farsi scappare l'occasione, costi quel che costi. E tra questi costi ci siamo di mezzo noi italiani, che questi patti economici li abbiamo o avremmo già stipulati con la Libia. Per cui se la Francia dichiara guerra al regime totalitario di Tripoli, indirettamente dichiara guerra anche a noi, ci vogliono fare le scarpe come si dice in gergo. D'altronde l'italiano medio non ha sentore di questo e chi invece ha tanto da rimetterci, non si sporca le mani in guerre che non gli appartengono, preferisce menare le tolle, ed investire da qualche altra parte, scarogna!
Berlusconi ha fatto vendere ai russi metà del Gas libico alla Gasprom, creando un tridente Berlusconi, Gheddafi, Putin/ Italia/Libia/Russia che i francesi vedevano con dispetto. Anzi, i francesi e gli spagnoli erano un po gelosi e invidiosi dei rapporti particolari che si stavano creando in merito e questo tridente economico finanziario internazionale, difatti: TRACK!!! hanno iniziato una bella guerra che ha messo fine al tutto, destabilizzando l'ordine prestabilito, in barba a tutti i trattati internazionali in materia di Unione delle Nazioni, e della NATO, contro qualsiasi parere opposto e infischiandosene altamente dei trattati internazionali. Noi dal canto nostro stiamo gestendo solo le fuori uscite di flussi di questa pentola a pressione che cuoce, cercando di non rimetterci troppo con gli immigrati e gestendo il malcontento nazionale, spostando i profughi o immigrati da qui a li, da li a la. Ma i nostri veri personaggi che hanno investito denaro, e che portano anche all'Italia beneficio, muovendo un po in mezzo alla melma della stagnazione, di quegli industriali nessuno parla, gente che rischia del proprio, gente che ci credeva, o che anche solamente aveva degli interessi economici in quella nazione, loro sono i veri martiri di questo sporco gioco voluto dai francesi. Perché parliamoci chiaro, fino a ieri stava bene a tutti come era la situazione, non facciamo oggi gli ipocriti pensando di esprimere il parere ed i sentimenti del popolo libico, perché fino a ieri non ne eravamo minimamente interessati, avevamo altri problemi davanti agli occhi. Siamo sempre alle solite: guardiamo un albero che ci viene posto davanti, lo analizziamo fin nei minimi particolari, e non ci accorgiamo che se solo ci spostassimo di un centimetro vedremmo il bosco enorme che sta dietro a quell'albero. Abbiamo ancora troppo, molto da imparare, purtroppo.

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