I vecchi militanti del movimento Otpor ("Resistenza"), tra gli 
artefici della caduta del regime di Slobodan Milosevic, sono diventati 
degli esperti internazionali in rivoluzioni. I casi di Georgia e Ucraina
 in questo articolo del quotidiano belgradese Politika
             
    
Di Aleksandar Apostolovski, Politika , 14 ottobre 2004
Da: Le Courrier des Balkans
Traduzione dal francese: Carlo Dall'Asta
Da: Le Courrier des Balkans
Traduzione dal francese: Carlo Dall'Asta
I
 nomi di Aleksandar Maric e di Stanko Lazendic non dicono granché 
all'opinione pubblica serba. Ma per Leonid Kouchma e Alexander 
Lukaschenko, i presidenti dell'Ucraina e della Bielorussia, essi sono 
gli "istigatori di un colpo di stato" e dei "pericoli pubblici".
Così
 erano visti anche dal regime di Slobodan Milosevic, con degli aggettivi
 supplementari: "agenti stranieri e traditori della patria".
Anche
 se il movimento Otpor ufficialmente non esiste più, anche se non è più 
registrato come partito politico, sembra che il suo alito minacci 
tuttora i regimi che l'amministrazione americana considera "non 
democratici". Aleksandar Maric e Stanko Lazendic sono due amici, vecchi 
militanti delle ONG serbe che hanno giocato un ruolo essenziale nella 
rivoluzione del 5 ottobre 2000.
Durante la "rivoluzione delle 
rose" in Georgia, che ha cacciato il presidente Eduard Shevarnadze, in 
molti hanno imparato le "ricette" rivoluzionarie dell'Otpor. L'Ucraina e
 la vecchia volpe Leonid Kouchma si trovano ormai sulla lista?
Maric espulso dall'Ucraina
Aleksandar
 Maric, membro del movimento Otpor e collaboratore dell'ONG americana 
Freedom House in Ucraina, è stato respinto martedì sera, senza 
spiegazioni, all'aeroporto di Kiev, ha comunicato l'Agenzia France 
Presse.
L'AFP aggiunge che membri del movimento serbo Otpor 
soggiornano già da qualche mese in Ucraina, assicurando la formazione di
 giovani militanti per l'azione non violenta, nel caso si verificassero 
brogli durante le elezioni presidenziali, convocate per il 31 ottobre.
Stanko
 Lazendic ha confermato a Politika che il suo compagno Aleksandar Maric 
non ha potuto lasciare l'areoporto, anche se i suoi documenti erano 
tutti in regola.
Lazendic, Maric e uno dei dirigenti carismatici 
dell'Otpor, Ivan Marovic, hanno fondato l'ONG "Centro per la resistenza 
non violenta" e non sono confluiti nel Partito Democratico (DS), dopo 
l'accordo intervenuto tra quest'ultimo e il partito politico che l'Otpor
 aveva cercato di creare.
Il loro curriculum vitae professionale 
presenta comunque delle strane specializzazioni: addestramento al colpo 
di stato, gestione delle rivoluzioni.
Stanko Lazendic, che ha 
soggiornato in Ucraina insieme ad Aleksandar Maric, spiega che "allorché
 l'Otpor ha rovesciato Milosevic ed è divenuto celebre nel mondo intero,
 ci hanno contattato organizzazioni di tutti i paesi dell'Europa 
dell'est. Come formatori dell'Otpor, noi abbiamo partecipato a 
numerosissimi seminari. A titolo individuale. Io sono andato in Bosnia e
 in Ucraina, Maric è stato in Georgia e in Bielorussia. Per quanto 
concerne l'Ucraina, noi siamo coinvolti da un anno, e giriamo con alcune
 organizzazioni non governative il cui scopo è quello di mostrare agli 
Ucraini cosa significa il regime di Leonid Kouchma. Noi gli abbiamo 
insegnato a condurre delle campagne, senza raccomandazioni precise su 
cosa essi dovessero fare."
Aleksandar Maric ha soggiornato in 
Ucraina, quando il movimento Kmara, uno dei principali attori della 
caduta di Shevarnadze e dell'arrivo al potere di Sakashvili, sventolava 
le sue bandiere in ogni strada di Tbilisi. La missione di Maric era 
quella di formare i giovani Georgiani all'azione nonviolenta.
"Nella
 concezione dei dittatori, la nostra azione è inconsueta. Essi non sono 
abituati a combattimenti dove i giovani usano l'ironia come arma. Di 
colpo, ci tacciano tutti di essere organizzazioni violente, 
paramilitari," spiega Stanko Lazendic.
L'ombra della Cia
I
 militanti dell'Otpor vorrebbero dimenticare il nome di Robert Helvy? 
Questo colonnello americano in pensione ha tenuto all'inizio del 2000, 
presso l'hotel Hilton di Budapest, dei corsi intensivi sui metodi di 
combattimento nonviolento ai membri serbi dell'Otpor.
Helvy ha 
ammesso una volta di fronte ai media serbi di essere stato convocato da 
rappresentanti dell'Istituto internazionale repubblicano (IRI) a 
Washington, che gli hanno spiegato che lavoravano con dei giovani in 
Serbia, e che sarebbe stato interessante se lui li avesse formati nelle 
tecniche di resistenza nonviolenta, cosa che avrebbe permesso loro di 
raggiungere i propri scopi. 
Avrebbe dovuto addestrare i giovani 
di Otpor alla grande battaglia che li attendeva. Come ha rilevato il 
Washington Post, i servizi di polizia di frontiera serba hanno all'epoca
 rilevato che un sorprendente numero di giovani andava a visitare il 
monastero serbo di Sent Andrej, in Ungheria. La loro effettiva 
destinazione era naturalmente l'hotel Hilton sulle rive del Danubio a 
Budapest.
Stanko Lazendic riconosce che il colonnello Helvy ha 
partecipato ai seminari. "Ma quando noi siamo andati laggiù, non abbiamo
 mai pensato che potesse lavorare per la CIA. Quello che lui ci ha 
insegnato, noi ora lo insegniamo ad altri. Come creare un movimento 
d'opinione contro il regime attraverso il materiale di propaganda o le 
manifestazioni di piazza. Ora si dirà sicuramente in Ucraina e in 
Bielorussia che tutto ciò è messo in piedi da agenti della CIA. I 
servizi segreti ucraini sono al corrente dei seminari da noi tenuti, 
perché i media ne hanno ulteriormente rivelato i contenuti. Nei media di
 Stato Maric ed io siamo presentati come gli ispiratori di un colpo di 
stato. Viene spiegato che noi abbiamo il nostro centro direzionale in 
Georgia e che io sono il capo dei formatori inviati laggiù."
L'ONG
 americana Freedom House ha assunto Lazendic e Maric come consiglieri 
speciali per i movimenti giovanili in Ucraina. Lo scopo ufficiale? Lo 
sviluppo della società civile.
Tratto da: http://www.balcanicaucaso.org/ 
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